Calcestruzzo prodotto e consegnato e conforme al DM 17/01/2018 e fa riferimento alle norme UNI-EN206, UNI11104 e linee guida del ministro dei lavori pubblici.
requisiti minimi richiesti per il calcestruzzo strutturale
La classe di esposizione (C.E.) indica in che ambiente viene posto in opera il calcestruzzo.
L’esposizione ambientale, a causa di fattori di rischio di degrado dovuti a carbonatazione,a presenza di cloruri, cicli di gelo e disgelo, attacco chimico, possono inficiare la Durabilità del calcestruzzo. In funzione della C.E. il calcestruzzo è soggetto a delle limitazioni di:
-Rapporto acqua/cemento (a/c)
-Resistenza caratteristica minima (Rck)
-Dosaggio minimo di cemento (Kg/m3)
Negli ultimi anni c’è stata una attenzione sempre crescente nei confronti della salvaguardia dell’ambiente. Anche nel mondo dell’edilizia sono state adottate misure per migliorare le performance ambientali dei prodotti e quelle qualitative dell’intera filiera produttiva.
La legislazione esistente a livello sia nazionale che europeo prevede delle linee guida, realizzate per promuovere prodotti e materiali sostenibili da utilizzare nell’affidamento di appalti di nuove costruzioni, ristrutturazioni e manutenzione di edifici e per la gestione del cantiere.
A tal proposito, nel regolamento europeo (CPR 305/2011) uno dei requisiti di base per le opere di costruzione è l’uso sostenibile delle risorse.
Inoltre, per promuovere l’utilizzo di prodotti da costruzione sostenibili negli appalti pubblici, con il Decreto del 24 dicembre 2015, sono stati redatti i cosiddetti Criteri Ambientali Minimi (CAM), ossia i criteri, obbligatori e premianti, che i prodotti da costruzione devono soddisfare ai fini della sostenibilità ambientale.
Per i calcestruzzi preconfezionati in cantiere la normativa (DM 11 gennaio 2017) prevede prescrizioni sul contenuto di materiali riciclati dei prodotti utilizzati nella costruzione di edifici. In particolare, nei CAM Edilizia sono contenute indicazioni sulle composizioni dei calcestruzzi confezionati in cantiere, preconfezionati e prefabbricati e sulle composizioni delle miscele betonabili utilizzate per i riempimenti.
I calcestruzzi devono avere un contenuto minimo di materiale riciclato (secco) di almeno il 5% rispetto alla massa totale della miscela secca.
Abbiamo così qualificato delle miscele di calcestruzzo ECOBETON, impiegando un aggregato di recupero industriale idoneo e conforme all’utilizzo nel calcestruzzo.
Il nostro calcestruzzo ECOBETON soddisfa appieno tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente, come è possibile vedere dall’asserzione ambientale autodichiarata con le miscele di ECOBETON qualificata e dal certificato di verifica dell’asserzione conforme alla norma ISO 14021.
Un passo avanti non solo per il rispetto dell’ambiente, ma anche per le imprese che decidono di utilizzare questo prodotto ecosostenibile. Infatti, le imprese private, dichiarando l’utilizzo del calcestruzzo ECOBETON, possono avere un punteggio maggiore nell’aggiudicazione delle gare di appalto.